Il percorso espositivo è
dedicato alla mano e sviluppato su più piani di lettura, dall’esplorazione dell’interiorità
dell’uomo all’aprirsi alla comprensione dell’universo che gli sta intorno, in
stretto e inevitabile collegamento con il cervello. La mano è l’elemento di raccordo
tra la dimensione del fare e quella del pensare ed è quindi fortemente
rappresentativa della prospettiva di azione di recuperare il segno di un legame
oggi perduto: quello tra arte e scienza,
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